Società Conselvenuoto
2003 / 2007
Piscina scoperta e solarium: 2009
Progetto architettonico e direzione lavori
Davide Ruzzon
Euro 2.300.000
La costruzione prevede di collocare all'interno dell'area vasche due invasi: la prima con dimensioni 16.5 x 25,00 ml, con una profondità variabile tra 1,20 m e 1,80 m, la seconda con dimensioni m 8 x m 12 con una profondità variabile tra cm 70 e cm 100. La sala vasche è impostata su un impianto quadrato di ml 40 x ml 40, coperta da due falde inclinate verso l'interno e sorretta da un sistema di travi in legno lamellare che libera tutta la luce della sala. L'area di accoglienza per gli utenti è costituita da un atrio di ingresso che si articola in due ambiti: il primo di mq 150 è una hall di attesa focalizzata sul bancone di controllo, il secondo di mq 170 è organizzato sul bancone del punto di ristoro. In tutto, le due aree, dedicano allo spazio di accoglienza mq 320. L'altezza di questo spazio di ingresso e sosta è pari m 3,60, aperto verso l'esterno grazie ad ampie vetrate che si affacciano sul giardino. Tra l'area di accesso e la sala vasche sono collocate alcune aree destinate agli spogliatoi e ai servizi per il personale direttivo e ausiliario dell'impianto. Lo spogliatoio è diviso in due sezioni, una destinata agli utenti e l'altra per gli istruttori e il personale.
Dal punto di ristoro è possibile raggiungere la tribuna per gli spettatori (separata dal bordo vasca attraverso un parapetto), composta da tre gradoni, con una capienza di circa 160 persone. L'edificio in tutto copre una superficie di mq 2360, inoltre è affiancato verso sud-est da un portico di mq 310 che funge da mediazione tra l'area esterna e lo spazio destinato all'atrio e al punto di ristoro. In questa area, durante la stagione più calda, aprendo le vetrate del bar si potrà organizzare un ambito destinato allo lo svago e alla conversazione.
Piscina scoperta e solarium
All'interno del solarium esistente è stato concepito uno specchio d'acqua destinato ad un uso molto variegato: spazio per il gioco per i bambini più piccoli, bacino nel quale allungare qualche bracciata, luogo del relax e del gioco dei più grandi. La forma perciò si adatta a questi usi, grazie all'utilizzo di una tecnologia più duttile rispetto alla scatola di cemento armato normalmente utilizzata. Si tratta infatti di una pietra artificiale che si realizza in opera, al di sopra di una superficie impermeabile appoggiata al terreno, il quale viene rimodellato secondo le curve indicate dal progetto.
foto di Paolo Frizzarin www.fotogramma.net